
Sabato, sesto giorno.
“Tutto questo passerà molto presto
e spero che niente
torni ad essere normale
deve rimanere
questo nostro nuovo
raccoglimento interiore,
il silenzio che abbiamo conosciuto
deve diventare più amico,
un confidente
un amante
deve rimanere
questo senso di vita breve
la consapevolezza del nostro precariato
su questo mondo,
la fragilità che si è presentata
deve rimanere dentro,
essere accolta
e non lasciare che se ne vada
al primo appuntamento con un corpo in salute
tutto questo finirà
molto presto
e spero che niente
torni come prima
dobbiamo conservare
il sacro del dettaglio
il viaggio nel vicinato
l’immersione familiare
investire meno nel superfluo
dare una mano al necessario degli altri
uscire non sempre
cucinare insieme
andare a dormire con la stanchezza
di chi non ha dato per scontato
il sole del pomeriggio
tutto questo finirà
molto presto
e niente deve tornare alla normalità,
abbiamo davanti a noi la grande occasione
di lasciarci alle spalle
la paura della morte
per puntare tutto, finalmente,
sul coraggio di vivere.
Gio Evan”